Camera dei Deputati, 29/9/2010 - PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole La Malfa. Ne ha facoltà. GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, nella seduta del Parlamento di oggi c'era non un sapore di nuovo, ma un Pag. 166sapore di antico, di vecchie sedute di venti o di trenta anni fa e ho l'impressione che il primo a comprenderlo fosse il Presidente del Consiglio, costretto a promettere strade provinciali a questo o a quel parlamentare. Ma onorevole Berlusconi, dov'è il sogno con cui lei ha parlato agli italiani e che ha portato anche noi, uno dei vecchi partiti della Repubblica, a sostenerla per tanti anni? Dov'è la speranza e la fiducia di dare all'Italia una prospettiva di sviluppo? Tutto questo è diventata la rivendicazione di successi passati che non ci sono nei numeri, nelle statistiche e la promessa che alla fine di questa legislatura verrà la riforma tributaria, che era il centro della sua politica economica, che è la ragione per la quale noi l'avevamo appoggiata. Togliere il piombo dalle ali del sistema produttivo italiano, riorganizzare lo Stato, ridurre la spesa pubblica: tutto questo non c'era! Lei crede, signor Presidente del Consiglio, che ci sarà, dopo la crisi come quella che ha avuto, con una maggioranza divisa e indebolita? Non mi sento di dare la fiducia ad un sogno che è spento ed è per questo che voterò «no», signor Presidente del Consiglio (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania - Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico)!
Roma, 29/9/2010 - L’onorevole Giorgio La Malfa ha diramato il comunicato,leggibile in allegato, che accompagna la diffusione di un documento politico che viene reso noto oggi firmato da 34 personalità politiche di vari paesi europei.
Camera dei Deputati, 22/9/2010 - Discussione di documenti in materia di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, dispiace che l'Aula assista a questa discussione con distrazione, perché nella questione che stiamo esaminando, al di là di questo stato caso specifico, si pongono dei problemi molto importanti dal punto di vista del funzionamento del Parlamento e dell'attività dei suoi membri. Il problema che qui si pone, onorevoli colleghi, è che in tali dichiarazioni dell'onorevole e Presidente del Consiglio Berlusconi si sovrappongono due caratteristiche o meglio due attività professionali che lui contemporaneamente svolge: da una parte egli è un uomo politico, un uomo di Governo e dall'altra parte egli è anche azionista e uomo di riferimento di un grande gruppo editoriale. Bisogna allora considerare, per giudicare questo caso, quale di queste due professioni, per così dire, prevalga. Io non ho dubbi che prevalga la funzione politica dell'onorevole Berlusconi. Ho un'opinione così alta della funzione che noi svolgiamo che ritengo che la funzione politica sovrasti e domini ogni altra attività che ognuno possa svolgere nella sua vita precedente. Non ho quindi difficoltà ad annunziare il mio voto favorevole per l'insindacabilità delle dichiarazioni politiche dell'onorevole Berlusconi. Faccio tuttavia presente che egli stesso doveva essere prudente in quel suo accenno, che può dar luogo ad un sospetto di interesse privato in un atto pubblico, poiché è evidente che egli è anche titolare di giornali che raccolgono pubblicità e altro. Tutto questo dimostra che esiste un grave problema che riguarda il conflitto di interesse, che non è regolato e che andrebbe regolato. PRESIDENTE. La prego di concludere. GIORGIO LA MALFA. E, comunque, il deputato Berlusconi, quando affronta temi delicati, dovrebbe usare una prudenza di linguaggio che evidentemente non gli è propria. Tale è il senso del voto che io darò in questa materia.
Liberal, 15/9/2010 - Oggi su Liberal una intervista di Errico Novi a Giorgio La Malfa che potrete leggere più tardi su questo sito nella sezione Intervento-interviste.