Agenzie
La Malfa:nuovo gruppo nasce per garantire ritorno alle urne

Il Velino, 14/9/2010 - "Nessun puntello alla maggioranza. Con il gruppo di responsabilita' "i vuole arrivare a un blocco di 316 deputati pronti a schierarsi contro la sopravvivenza dell'attuale Parlamento. Una maggioranza numerica fermamente decisa a invocare le elezioni anticipate, quando sara' il momento" Ne e' convinto Giorgio La Malfa, che in un'intervista in uscita domani sul quotidiano "liberal" spiega perche' nella direzione nazionale di oggi si e' schierato contro Francesco Nucara: "Si e' votato un documento che autorizza il segretario ad andare avanti con i contatti avviati in questi giorni, per provare a mettere insieme questo nuovo gruppo alla Camera. I favorevoli sono stati quattordici, tre contrari fra i quali il sottoscritto: dietro l'operazione c'e' la preoccupazione principale di Berlusconi", ossia "la nascita di un eventuale esecutivo di solidarieta' nazionale. Ha bisogno di un blocco che scongiuri un esito simile. Percio' non gli basta la fiducia di Futuro e liberta', vuole tenere fuori dal conto i finiani, che non gli regalerebbero l'immediato ritorno alle urne". Il senso della strategia del Cavaliere e' semplice, sostiene La Malfa: "Ma davvero credete che dopo non aver fatto nulla per tre anni, l'esecutivo attuale riuscirebbe a realizzare tutte le riforme promesse? E davvero si pensa che il Cavaliere sia intenzionato a presentarsi agli elettori nel 2013 dopo cinque anni di vuoto assoluto?". Basta che i reclutati garantiscano l'approvazione di una legge "che lo metta al riparo dalla condanna al processo Mills. Ottenuta quella - dice La Malfa - Berlusconi non esitera' a chiedere nuove elezioni". - Nell'intervista il parlamentare del Pri sostiene la necessita' di un "nuovo governo con un mandato di pochi mesi" per cambiare la legge elettorale. E' il sistema di voto, aggiunge, "a causare questa compravendita di deputati, che poi e' l'aspetto piu' deteriore di quello a cui assistiamo. Cambiare bandiera e' legittimo, non lo e' farlo in cambio di un premio finale, cioe' della ricandidatura. Bisogna sottoporsi al giudizio degli elettori". Il premier d'altronde non agisce piu' secondo la logica di un uomo di governo, conclude il parlamentare: l'attivita' di capo dell'esecutivo in realta' "non l'ha mai svolta. Posso dirlo da ex ministro di un esecutivo Berlusconi. Lui non sa nulla, non conosce le carte, non si e' mai occupato del coordinamento tra i ministri. Quel lavoro lo fa solo Gianni Letta. E' come se Berlusconi di fatto non avesse mai governato".

UDC: LA MALFA, DA CASINI PASSO IMPORTANTE CONTRO LA CRISI

ANSA, 13/9/2010 - 'Le posizioni politiche emerse nella Convention di Chianciano dell'Udc 'Verso il partito della nazione' ed in particolare il discorso politico pronunciato al termine dei lavori dall'on. Casini rappresentano un passo molto positivo nel cammino necessario per arginare la crisi in cui si dibatte l'Italia e per ridare al nostro Paese una nuova prospettiva di ripresa e di sviluppo'. Lo afferma Giorgio La Malfa. 'Penso - rileva - che in vista del suo congresso il partito Repubblicano Italiano non possa che indirizzare la sua azione nella stessa direzione. Le manovre con le quali in queste ore il presidente del Consiglio insegue non nuove idee ma numeri di parlamentari che egli stesso sprezzantemente definisce la sua 'legione straniera' indicano che questa maggioranza e questo governo non hanno piu' nulla da dire e da dare al Paese. Per questo - ha concluso La Malfa - il rafforzamento del 'Centro' va accelerato. Vorrei proporre che al piu' presto si costituisca un gruppo di lavoro in seno al 'Centro' per la definizione dei programmi piu' rilevanti a partire dal terreno cruciale dell'economia e della finanza pubblica'

Non faccio la stampella si Silvio

Il Fatto Quotidiano, 10/9/2010 - Riportiamo una breve intervista di al.fer. apparsa oggi su "Il fatto quotidiano": "NON FACCIO LA STAMPELLA DI SILVIO" "Oddio, e chi le ha detto una cosa del genere?". "On. La Malfa, in questi momenti di austerità politica, gira il suo nome come una delle papabili 'stampelle' del governo". "Ma io non ho sentito nessuno...". Tono pacato, leggermente dispiaciuto, colloquiale, il leader dei Repubblicani smentisce contatti con un premier a caccia di voti alla Camera per sopperire ai finiani. "Non ci parlo da oltre un anno - spiega La Malfa -, da quando gli ho spedito una lettera con dentro i punti necessari, specialmente in materia economica, per continuare un dialogo costruttivo". Da allora, appunto, silenzio. "Si, probabilmente si sentiva talmente forte da non ritenere necessario rispondermi. In fin dei conti, i conti gli davano ragione. Ma sa, la politica gira..." e porta sorprese. compresa una possibile crisi a fronte di una delle maggioranze più solide della storia. "È vero. Ma non credo a elezioni imminenti - conclude il leader repubblicano -. Non convengono a Berlusconi, che troverà la soluzione, e magari i voti (di altri, ndr) per portare a termine la legislatura. Certo non il mio, non è nelle condizioni".

Ambrosoli nuovo sgarbo di Andreotti

La Stampa, 10/9/2010 - Oggi su "La Stampa" una lettera di Giorgio La Malfa al Direttore


41/142