Agenzia DIRE, 5/10/2011 - L'ex Repubblicano Giorgio La Malfa, che fa riferimento al Terzo Polo, contrariamente ai colleghi, vota 'si' alle questioni pregiudiziali sul ddl intercettazioni presentate da Pd e Idv (Udc, Fli e Api si sono astenute). Il motivo, spiega La Malfa, e' che di fronte alla crisi economica il parlamento "non puo' discutere di intercettazioni". L'Italia, continua, "e' stata declassata di tre punti dalle agenzie di rating. Il parlamento e il governo su questa tema devono concentrare l'attenzione, invece tacciono". La Malfa aggiunge: "Ma come si fa a parlare di intercettazioni?". E alla maggioranza che lo contesta, replica: "Dovete fischiare voi stessi".
Roma, 3/10/2011 - L’On. Giorgio La Malfa, con gli onorevoli Mosella, Della Vedova, Casini e con il senatore Pisanu, ha partecipato al direttivo del movimento dei liberal-democraticici degli onorevoli Melchiorre e Tanoni che si è tenuta a Roma Sabato 1 ottobre presso il Residence di Ripetta. Nel suo intervento La Malfa ha affermato che in Europa è molto diffusa la preoccupazione che il perdurare e l’aggravarsi della crisi italiana possa determinare la crisi dell’Unione Monetaria Europea. Non siamo più di fronte ad un problema esclusivamente italiano perché rischiamo di esportare la nostra crisi in Europa e sull’Europa. Ecco perché è urgente – ha proseguito La Malfa – aprire una nuova fase o con un Governo che impegni meglio l’ultimo anno e mezzo di legislatura o con le elezioni e un Governo nuovo. Rivolto in particolare al senatore Pisanu, che ha preso la parola dopo di lui, La Malfa ha detto: ”Bisogna che le persone consapevoli all’interno del PDL si rendano conto che il tempo è ormai poco,anzi pochissimo e che è indispensabile trovare presto una strada per il Paese”.
Roma, 30/9/2011 - Caro on. La Malfa, debbo dirle che, mentre sono totalmente d’accordo con lei nella diagnosi politica e nella proposta di collocazione del PRI e considero una forma di follia autodistruttiva per il PRI mandar via la sola personalità politica di rilievo nazionale di cui disponeva, non mi era piaciuta l’espressione che lei aveva usato su un giornale per descrivere quello che fino a ieri era il suo partito. Avevo attribuito quell’espressione a un momento di amarezza, comprensibile, ma sbagliata. E mi sembrava comprensibile che molti di quelli rimasti nel partito reagissero con rabbia a questa sua dichiarazione. Ora le cose cambiano alquanto: un amico mi ha segnalato che su Facebook qualcuno ha scoperto che alcune delle lettere di indignazione erano testualmente identiche – non simili, ma identiche parola per parola e per decine di righe. Quindi evidentemente qualcuno si era premurato di scriverle e di farle sottoscrivere. Durante il fascismo si rideva di una circolare del Minculpop ai podestà che intimava: “Provocate spontanee manifestazioni di folla.” Se il PRI è ridotto a questo, allora forse lei non aveva tutti i torti. Lettera firmata ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Anche a me era stato segnalato che qualcuno aveva notato che le lettere di indignazione erano eguali fra loro e lo aveva scritto su Facebook. Che posso dire? Mi ha molto divertito la faccenda del Minculpop che non conoscevo. GLM
ANSA, 29/9/2011 - 'Oggi c'e' una priorita' non per l'Italia ma per tutto il mondo: che l'Italia abbia un diverso governo. Se lo si puo' fare attraverso una soluzione parlamentare bene, se lo si deve fare attraverso nuove elezioni altrettanto bene. Quello su cui mi pare ci sia l'unanimita' e comincia ad esserci anche la consapevolezza dentro le forze migliori del Pdl, e' che altrimenti l'Italia e' condannata ad una catastrofe e la catastrofe dell'Italia puo' voler dire la catastrofe dell'Europa'. Lo ha detto Giorgio La Malfa a Radio Radicale. (ANSA).